Sturbucks. Come il primo giorno

Ancora rilassato nonostante i 38.9 gradi all’ombra di New York.
Ancora “easy” nonostante non sia domenica mattina.
Gli Starbucks sono stati una piacevole comodità ed una scadenza per la mattina, il dopo pranzo ed il dopo cena.

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JFK di sabato mattina. Ho accompagnato the travel pal al terminal 8, ho fatto un giretto sull’AirTrain fino al terminal 1, ho chiesto ai negozietti una busta trasparente per i liquidi fino a riuscire a trovarla grazie ad un gentile operatore della JAL che ha risposto al desk di Alitalia. E già, al banco Alitalia non c’era nessuno dell’Alitalia.
Ho controllato se -vuoi mai!- ci fosse un nastro Alitalia aperto per il check-in..

Sono stato bravo. Mi merito un caffè. C’è uno Starbuck. Manca solo la connessione Wi-Fi.

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Un’amica giapponese in attesa del volo si è parcheggiata da Sturbucks. Valige, carrello, zainetto. Via le scarpe, gambe incrociate sul seggiolone ed il Macbook Pro sul tavolo.

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It’s not jet time to go to the check-in line…