Deformazione professionale?

Mah! Potrebbe essere… L’aria fresca sulla pelle. Molto fresca. Lo spazio della luce alla mattina presto e la chiusura dell’orizzonte a metà pomeriggio.

La neve. Alcune volte. Sulle guance, sulle mani che stringono il manubrio, tra i capelli.
Si, tra i capelli. Perché in motoslitta, sulle piste da sci, non è previsto l’uso del casco. Prima dell’apertura al pubblico o dopo la chiusura degli impianti di risalita c’è ancora da fare e ci si sposta o chiedendo un passaggio ai battipista o con le motoslitte.

Poi arriva la primavera, la motoslitta si ferma e la moto si mette in marcia.

Rimane sulla pelle la sensazione dell’aria sulla faccia. Piacevole. Lunsinghiera.

La visiera aperta lascia passare un bel po’ d’aria ma non tutta. Lascia passare la luce ma imbriglia lo sguardo. Ovatta i suoni. Fa nascere il desiderio di toglierlo.

Desiderio. Punto. Ma ogni tanto solletica…

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