About Me

Tranquillo, ci penso io.

Idraulico in casa per una veloce installazione. Falegname, anche. Un po’ di tubi, due trapani ed un paio di cassette degli attrezzi. Una arancione ed una rossa con il logo della marca in bella evidenza serigrafato in bianco. Avanti, indietro. Aiuto le maestranze per facilitare il lavoro e chiudere l’intervento in tempi brevi. Avanti e …

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Perché uno non basta. Neanche due.

Sto parlando di libri. Si: libri. Non ho ancora vinto la campagna che mi impegna con “Goedel, Escher e Bach”. Ormai è un duello, una questione di principio e di caparbia cocciutaggine. Per rilassarmi sto leggendo a spizzichi e bocconi il racconto da cui è stato tratto Blade Runner.

Nomen Omen

Non è un presagio nascosto nel nome, in questo caso, ma il riconoscimento di uno state of mind. Serve dire di più?

You can call me Al

È il titolo di una canzone pubblicata da Paul Simon nell’album Graceland. Oggi stavo rientrando da Bologna e lungo la A14 abbiamo chiacchierato delle rispettive sensazioni che stavamo vivendo a seguito dei fatti accaduti nella mattinata appena conclusa.

Sempre lui

Alcune affermazioni prendono enfasi dal momento in cui vengono pronunciate o dal momento in cui riemergono e ritornano alla memoria. Nei giorni scorsi sono finito su questo sito che ha raccolto alcune affermazioni dello Zio.

Con la testa di là

Di là dell’oceano, all’incrocio tra un’Avenue ed una Street. Quinta e trentaquattresima? Lexington e quarantatreesima? Anche. iPhoto è nascosto da diverse altre finestre e quando lo porto in primo piano l’occhio si posa su una foto scattata da Marianna, la compagna di viaggio con cui ho condiviso i giorni a New York. Riguardo la foto …

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Infinite loop

Che non è solo il numero 1, sede del quartier generale di Mamma Apple, ma anche il numero tre. Tre come i brani musicali che ho in testa e che ascolto sempre volentieri con il tastino pigiato su iTunes. Quali?